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Malattie rare, Sitrac: “Non accessibile farmaco approvato in cheratite da Acanthamoeba”

Malattie rare Sitrac Non accessibile farmaco approvato in cheratite da Acanthamoeba
Malattie rare Sitrac Non accessibile farmaco approvato in cheratite da Acanthamoeba

(Adnkronos) – "Abbiamo scritto all’Aifa: non sappiamo come poter curare questi pazienti" e gli altri approcci terapeutici utilizzati nel tentativo di salvare la vista dei pazienti "sono poco efficaci". Così Vincenzo Scorcia, presidente di Sitrac, Società italiana trapianto di cornea e superficie oculare, all’Adnkronos Salute racconta come i pazienti italiani affetti da una patologia rara dell’occhio, la cheratite da Acanthamoeba, non riescano ad accedere all’unico farmaco autorizzato per questa patologia.  Recentemente è stato approvato da Ema (Agenzia europea dei medicinali) il primo prodotto specifico per il trattamento della cheratite da Acanthamoeba. Il farmaco, prodotto da un’azienda italiana, "attualmente non è commercializzato nel nostro Paese – spiega Scorcia – ma, in attesa della disponibilità" completa nel mercato, il medicinale, "potrebbe essere reso disponibile da Aifa attraverso la legge 326 che attinge al fondo del 5% per i farmaci orfani. È quello che come società scientifica abbiamo chiesto, ma le risposte che abbiamo ricevuto finora dall’Agenzia del farmaco italiana sono state molto generiche e non esaustive". Eppure in altri Paesi europei, "come in Germania, Francia e Spagna il farmaco è disponibile", osserva il professore. La cheratite da Acanthamoeba, "è una malattia rara dell’occhio molto grave e dolorosa che colpisce soprattutto portatori di lenti a contatto, quindi tendenzialmente persone giovani – illustra Scorcia – e che può portare a cecità, ma anche alla perdita dell’occhio. A differenza delle altre patologie rare della cornea, che sono ereditarie – mi riferisco alla cheratite neurotrofica, una patologia per cui la cornea si espone a delle ulcere croniche che fanno fatica a rimarginare, ad alcune distrofie della cornea, come la distrofia di Fuchs e il cheratocono che, pur essendo più frequente, è ancora classificata come una malattia rara – questa patologia, è di origine infettiva e, grazie alla nuova terapia, curabile”. Nella cheratite da Acanthamoeba "il fattore di rischio è la lente a contatto" non adeguatamente trattata e detersa, "che agisce da tramite per consentire" a questo microorganismo, "un’ameba, presente ad esempio anche nell’acqua delle piscine, di raggiungere il tessuto corneale causando un’infezione e un’ulcerazione molto dolorosa – chiarisce l’esperto – Il sintomo è poco specifico, perché è un occhio arrossato, tanto che viene spesso trattato con antibiotico ad ampio spettro, ma non risponde alla terapia e non si risolve nel giro di una settimana. Se all’occhio arrossato si associa anche una componente dolorosa e il soggetto porta lenti a contatto, è importante porre il dubbio diagnostico e gli esami strumentali specifici, nel 90% dei casi, confermato l’infezione. Purtroppo – evidenzia Scorcia – spesso i pazienti arrivano tardi all’attenzione dello specialista, dopo aver seguito terapie inefficaci per giorni o settimane e così il danno diventa grave".  Questa infezione "è particolarmente difficile da trattare perché non risponde agli antibiotici – rimarca il presidente Sitrac – Se non curata tempestivamente, può portare a ulcerazioni della cornea", molto dolorose e debilitanti, con la formazione di cicatrici "che possono portare a cecità e richiedere il trapianto del tessuto. L’infezione però può anche comportare la perdita del bulbo oculare. È un problema molto grave", specie se pensiamo che sono soggetti giovani. "Avere il farmaco per poter curare e guarire questi pazienti, ma non averne accesso, è paradossale", conclude l’esperto, nella speranza che presto Aifa possa rispondere a questa esigenza e porre rimedio a tale situazione. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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