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Venezia, coppia di turisti ebrei aggrediti al grido di ‘Free Palestine’

Venezia coppia di turisti ebrei aggrediti al grido di Free Palestine
Venezia coppia di turisti ebrei aggrediti al grido di Free Palestine

(Adnkronos) – Una coppia di turisti americani di religione ebraica è stata aggredita in Strada Nuova a Venezia la notte tra il 7 e l'8 settembre scorsi. Secondo la stampa locale moglie e marito sarebbero stati avvicinati da dieci uomini con un rottweiler e colpiti con schiaffi e cocci di bottiglia lanciati addosso alla donna al grido di 'Free Palestine'.  La Polizia ha identificato tre nordafricani. Due sono stati espulsi (uno è stato accompagnato al cpr mentre l'altro alla frontiera) per la pericolosità sociale e la condizione di irregolarità mentre nei confronti del terzo è stata emessa la misura del foglio di via obbligatorio. Sono in corso le indagini.  “Ho appreso con profondo disappunto e indignazione la notizia dell’aggressione subita da una coppia di turisti ebrei a Venezia, da parte di un gruppo di stranieri che con rapidità sono stati assicurati alla Giustizia ed espulsi dal nostro territorio. In una città come Venezia, che da secoli è simbolo di incontro tra culture, religioni e popoli, questo episodio appare come un oltraggio alla dignità umana, un atto discriminatorio che tradisce la storia stessa della città, la sua vocazione al dialogo, alla pace e ai ponti tra comunità”. E' il commento del presidente del Veneto Luca Zaia
 “Non è accettabile che chi visita Venezia, chi qui cerca bellezza e cultura, diventi vittima di odio religioso, di intolleranza, di violenza gratuita. Venezia è città del dialogo, della pace, della convivenza civile: dobbiamo respingere con fermezza ogni comportamento che nega questi valori. Qui non c’è spazio per la violenza e la discriminazione razziale o religiosa: Venezia e il Veneto sono luoghi aperti, accoglienti, ponte tra mondi e non un confine che separa: a dirlo sono la nostra bandiera, unica al mondo a portare la parola ‘pace’, e una storia millenaria di dialogo e di apertura culturale”, conclude.  "L’aggressione antisemita a Venezia è inaccettabile, e la violenza va condannata sempre. I terribili crimini di Netanyahu e del suo governo di cui siamo testimoni a Gaza – e che ogni giorno denunciamo con fermezza e che vanno fermati – non possono e non devono mai diventare la giustificazione per un odio indiscriminato verso un intero popolo o un intero paese. La popolazione di un Paese non è colpevole delle scelte scellerate del proprio governo. E meno che mai lo sono i cittadini che non devono temere per la propria incolumità mentre fanno cose del tutto normali". Così Andrea Martella, senatore e segretario regionale del Partito democratico del Veneto, commenta l’aggressione avvenuta a Venezia ai danni di una coppia di turisti ebrei, insultati, minacciati e aggrediti fisicamente da un gruppo di dieci uomini. "È un episodio grave, che chiama tutti a un’assunzione di responsabilità. La violenza va condannata ovunque, in ogni sua forma, e l’antisemitismo non può trovare spazio in nessuna democrazia degna di questo nome. Noi vigileremo sempre sull’antisemitismo. Esprimo solidarietà alle vittime e confido che si faccia presto piena luce sull’accaduto, individuando e punendo i responsabili. Venezia è città di accoglienza e di pace, e deve continuare a esserlo, sempre", conclude. "Dopo i vigliacchi fatti di Venezia antisemiti, nel prossimo Ufficio di presidenza, chiederemo di svolgere una seduta della commissione a Venezia. Un modo per portare la nostra solidarietà ma anche per ribadire che nella nostra Nazione non c’è posto per chi odia per motivi religiosi o di altro tipo". Lo dichiarano in una nota i senatori Lucio Malan, Carmela Bucalo, Ester Mieli, Marco Scurria, Raffaele Speranzon e Giulio Terzi, componenti di Fratelli d’Italia della commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza, commentando l'aggressione avvenuta a Venezia ai danni di una coppia di turisti ebrei, insultati, minacciati e aggrediti fisicamente da un gruppo di dieci uomini. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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