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Irene Pivetti: “Dopo la condanna non avevo soldi per mangiare, sono andata alla Caritas”

Irene Pivetti Dopo la condanna non avevo soldi per mangiare sono andata alla Caritas
Irene Pivetti Dopo la condanna non avevo soldi per mangiare sono andata alla Caritas

(Adnkronos) – ''Mi hanno distrutto l’immagine, tolto la credibilità che mi ero costruita e annientata economicamente. Sequestrati tutti i conti correnti. Non mi vergogno a dire che non avevo i soldi per mangiare". Lo racconta in un'intervista al 'Giornale' Irene Pivetti, ex presidente della Camera, condannata a 4 anni per evasione fiscale e autoriciclaggio per la storia delle finta vendita delle Ferrari in Cina e ora con un processo per la compravendita di mascherine. "Non sapevo come andare avanti. Non nego di essere andata a ritirare i pacchi con cibo in scatola e lattine alla Caritas di San Vincenzo''. ''Poi ho trovato una cooperativa di ex detenuti, la Mac Servizi, in uno scantinato. Mi sono messa a lavorare per loro. Inizialmente facevo le pulizie, poi mettevo in ordine. Ho iniziato come volontaria, e poi mi hanno riconosciuto uno stipendio di mille euro al mese. Quando l'ho ricevuto non potevo crederci… Finalmente avevo i soldi per mangiare''.  Pivetti si dice innocente. ''Sono passati cinque anni. So di non avere fatto assolutamente niente di male''. ''Ho scoperto, vivendoci dentro, che la macchina giudiziaria ciclicamente è una macelleria. È più predisposta a fare sacrifici umani che a cercare la verità''. Ha mai avuto paura di finire in prigione? ''Vedo due possibilità: una, potrei finire dentro. Ingiustamente. E devo arrivarci preparata. La seconda possibilità è che il processo non finisca mai. Potrebbe durare più della mia vita biologica. E allora ho deciso di non aspettare per tornare alla vita. Devo vivere oggi''. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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