Cucchi, depistaggio e falso durante processo: due carabinieri condannati e uno assolto

(Adnkronos) –
Condannati due carabinieri accusati di falso e depistaggio per le testimonianze rese nel corso del procedimento Cucchi-ter. Secondo l’accusa, con le loro dichiarazioni hanno ostacolato la ricostruzione dei fatti durante il processo relativo ai depistaggi seguiti al pestaggio e alla morte di Stefano Cucchi, il 31enne romano, arrestato il 15 ottobre del 2009 e deceduto sette giorni dopo all'ospedale Sandro Pertini. Il giudice monocratico di Roma con la sentenza ha condannato il maresciallo Giuseppe Perri a tre anni e sei mesi e a 4 anni Prospero Fortunato, all’epoca capitano e comandante della sezione infortunistica e polizia giudiziaria presso il nucleo Radio Mobile di Roma, che ha optato per il rito abbreviato. Assolto invece con la formula “perché il fatto non sussiste” Maurizio Bertolino, all'epoca dei fatti maresciallo presso la stazione di Tor Sapienza. Le accuse contestate dal pm Giovanni Musarò, a seconda delle posizioni, sono di depistaggio e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici. Nella sua requisitoria il pm Musarò aveva sottolineato come nel caso Cucchi “abbiamo assistito ad una attività ossessiva di depistaggio andata avanti per 9 anni: dall’ottobre del 2009 e fino all’ottobre del 2018. Questa attività illecita è poi proseguita in maniera inaudita fino al 2021: spero che questa sia l’ultima puntata di una saga durata 15 anni”. “Due processi per omicidio. Uno per depistaggi e falsi. Ma il più brutto di tutti era questo. Depistaggi sui depistaggi. Mentre venivano processati esponenti dell’Arma altri loro colleghi venivano in aula a mentire”. Così all’Adnkronos Ilaria Cucchi dopo la sentenza. “Forse espressione di un malinteso spirito di corpo? Forse altro? Non lo so. Quello che so è che la differenza – sottolinea Ilaria Cucchi – la fanno le persone. E il pm Giovanni Musarò ne è la dimostrazione. A lui il nostro grazie”. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)