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Caso Garlasco, scontro sulle perizie. Garofano: “Consulenza Procura su impronta 33 è errata”

Caso Garlasco scontro sulle perizie Garofano Consulenza Procura su impronta e errata
Caso Garlasco scontro sulle perizie Garofano Consulenza Procura su impronta e errata

(Adnkronos) – Si accende lo scontro tra periti nel caso del delitto di Garlasco. Al centro: l'impronta 33, trovata sulle scale che portano al seminterrato della villetta dove fu uccisa Chiara Poggi e attribuita dalla consulenza tecnica della procura di Pavia ad Andrea Sempio, nuovamente indagato per l'omicidio di Chiara. Per i consulenti della difesa di Sempio la consulenza della Procura "è errata". Perché "il metodo seguito non è stato rispettoso dei protocolli che riguardano gli esami delle impronte papillari e non ha seguito le regole imposte da quel settore scientifico”, spiega all’Adnkronos l’ex generale del Ris, oggi consulente della difesa di Sempio, Luciano Garofano. “La regola – spiega – vuole che le minuzie siano preliminarmente individuate con obiettività e poi fotografate” e invece nella consulenza tecnica degli esperti incaricati dalla procura Giampaolo Iuliano e Nicola Caprioli le 15 minuzie attribuite all'indagato "non sono documentate". Gran parte di quelle minuzie, per i consulenti della difesa di Sempio (oltre a Garofano, il dattiloscopista Luigi Bisogno) in realtà "non esistono" e "non c'è assolutamente corrispondenza" con l'impronta del 37enne indagato. La consulenza della procura paga – secondo l'ex generale del Ris – "un probabile errore di orientamento di quell'impronta, noi presumiamo dovuto all'uso di un software automatico. Crediamo inoltre che alcune delle minuzie individuate da quei consulenti provengano dalla texture della parete e non appartengano all’impronta 33”. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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