Israele, missile Houthi su aeroporto Tel Aviv. Katz: “Colpiremo 7 volte più forte”

(Adnkronos) – Un missile è stato lanciato dallo Yemen su Israele. "Un impatto è stato accertato nella zona dell'aeroporto di Ben Gurion" a Tel Aviv, hanno riferito le forze israeliane (Idf), confermando di falliti tentativi di intercettare un missile balistico lanciato dallo Yemen. Nella città e nel centro del Paese sono tornate a suonare le sirene dell'allarme antiaereo. Dopo uno stop temporaneo ai voli in partenza e arrivo nello scalo, l'aeroporto Ben Gurion ha ripreso le operazioni. "Lo scalo di Ben Gurion è aperto per le operazioni – ha fatto sapere la Israel Airport Authority – Decolli e atterraggi sono tornati alla normalità". "L'attacco all'aeroporto Ben Gurion è la prova della nostra capacità di colpire siti fortificati all'interno di Israele", ha affermato un esponente degli Houthi dello Yemen, Mohammed al-Buhaiti, in dichiarazioni al canale Al-Araby. "L'esclation continuerà fin quando Israele non fermerà i suoi attacchi contro Gaza" e "non ci sono linee rosse", ha minacciato. Gli Houthi dello Yemen, che l'Iran è accusato da anni di sostenere, rivendicano il "lancio di un missile balistico ipersonico" che "ha colpito con successo il suo obiettivo". Nell'attacco sono rimaste ferite sei persone, riferisce il Times of Israel sulla base di quanto confermato dai soccorritori israeliani. I servizi d'emergenza Magen David Adom, si legge, hanno reso noto di aver assistito due uomini e quattro donne. Tra queste, due sono rimaste lievemente ferite nella corsa verso i rifugi. "Colpiremo sette volte più forte chiunque ci colpisca". E' la breve dichiarazioni del ministro israeliano della Difesa, Israel Katz, riportata dal Times of Israel. "Non è lo Yemen, è l'Iran. E' l'Iran che lancia missili balistici contro lo Stato di Israele e deve risponderne", aveva scritto in un post su X il leader del Partito di Unità nazionale ed ex ministro israeliano della Difesa, Benny Gantz, secondo il quale "il governo israeliano deve svegliarsi" e serve "una risposta dura a Teheran". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)