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Alcaraz: “Ho pensato di fermarmi. Sinner? Ora mi concentro su ciò che conta davvero”

Alcaraz Ho pensato di fermarmi Sinner Ora mi concentro su cio che conta davvero
Alcaraz Ho pensato di fermarmi Sinner Ora mi concentro su cio che conta davvero

(Adnkronos) – L'ultimo mese ha riconsegnato al tennis mondiale la versione migliore di Carlos Alcaraz. Lo spagnolo è passato in poche settimane dal flop di Miami al trionfo nel Masters 1000 di Montecarlo, dopo la finale vinta contro Lorenzo Musetti. Proprio di questo periodo, ha parlato in un'intervista a Marca, ripercorrendo momenti non semplici e guardando al futuro e al duello con Jannik Sinner: "Il numero uno nel ranking? Dopo ogni partita lo chiedevano sia a me che a Zverev. È normale, ma poi dipende da come la gestisci. Anche se cerchi di ignorarlo, ti influenza. Ho capito che devo focalizzarmi su ciò che conta e il ranking, adesso, non è la priorità. Siamo in una bella battaglia. Jannik è sopra, ma io cerco di concentrarmi su ciò che conta davvero. L’importante è uscire dal campo sapendo di aver fatto bene e di essermi divertito". 
Sinner a parte, Alcaraz (ora impegnato nell'Atp di Barcellona) ha raccontato i giorni bui vissuti in America: "A Indian Wells giocavo bene e fuori dal campo ero tranquillo. La sconfitta con Draper mi ha fatto male. Poi a Miami, la sconfitta con Goffin è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ho toccato il fondo, faticavo a parlare in conferenza stampa e non sapevo cosa dire. Ho pensato di fermarmi una settimana, di non andare a un torneo, di fermarmi mesi, continuare ad allenarmi, fare vacanza. Alla fine, prendersi qualche giorno di pausa è stata la scelta migliore per pensare con lucidità e decidere".  Lo spagnolo ha anche parlato delle difficoltà di sopportare una pressione così forte a 21 anni: "A 19-20 anni la gestivo meglio. Quando sei nuovo, è tutta una scoperta. Giochi contro chi vedi in tv, vuoi dimostrare il tuo valore. È una pressione bella, che ti tiene sveglio. Ora c'è la pressione di non deludere perché, altrimenti, ti criticano. E non è una bella pressione".  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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